Quando si necessita di un’assicurazione, quasi sempre per un veicolo, la discriminante fondamentale, se non unica, è il prezzo.

Un prezzo più basso è sempre sintomo di convenienza? Assolutamente no ed ora vedremo il perché.

Alzi la mano chi acquisterebbe un frullatore che non frulla, oppure un telefono che non effettua chiamate, penso che nessuno farebbe una scelta simile, eppure, in molti, scelgono assicurazioni che non risarciscono.

Prima specifica d’obbligo, la copertura obbligatoria per legge è solamente quella della RC, che tuteli gli altri dai danni che posso provocare, tutte le altre coperture sono accessorie.

Per comprendere il nocciolo del discorso occorre puntualizzare alcuni termini il cui significato è conosciuto da tutti ma compreso da pochi:

MASSIMALE – il massimale rappresenta la cifra massima che la compagnia è disposta ad indennizzare in caso di sinistro (sia per polizze auto, coperture mediche o polizze vita), occorre prestare attenzione a questa voce per evitare il rischio di sottoassicurarsi, se lo stabile della mia azienda ha un valore di 2.000.000 di euro la copertura standard potrebbe non bastare a garantirmi la tranquillità in caso di incendio.
SCOPERTO E FRANCHIGIA – Queste due voci sono le principali fonti di incomprensione tra clienti e compagnieassicurazioni assicurative. Esse sono, infatti, la parte in capitale o in percentuale che la compagnia lascia a carico del contraente, spesso un prezzo più basso è frutto di una franchigia molto elevata. Un esempio concreto è quello degli atti vandalici, in moltissimi hanno uno scoperto di 500€ su questa voce e il più classico dei sinistri in questo campo è la riga sulla portiera, la riverniciatura in termini di costo si aggira intorno alla cifra di scoperto che quindi resta per la maggior parte a carico del danneggiato.
ESCLUSIONI – Sono tutte quelle casistiche nelle quali le compagnie assicurative possono non indennizzare il cliente, quasi sempre legate a sinistri con dolo o con violazione della legge. Un caso su tutti il verificarsi di un incidente in stato di ebbrezza, le compagnie pagano il danneggiato ma si rivalgono sul proprio assicurato (molte compagnie hanno introdotto la voce di rinuncia alla rivalsa, ossia una quota che, se pagata in polizza, elimina la possibilità di rivalsa sul proprio assicurato da parte della compagnia).
PAGAMENTO – La scadenza delle polizze è annuale, ma il frazionamento di pagamento può seguire cadenze diverse, sempre più spesso ai clienti è offerta una rateizzazione mensile, quello che in molti non sanno è che questa rateizzazione è effettuata tramite una finanziaria che quindi ha un costo e prevede un vero e proprio contratto di finanziamento.
Conoscere le dinamiche accennate qua sopra permette di fare una valutazione completa, tenendo conto di specifiche diverse che vadano oltre alla sola questione di prezzo, molto spesso spendere molto poco porta a non essere mai indennizzati.

A presto,

Emanuele.