La teoria dell’oliva

In campo economico, quando si parla di risparmio, in un modo o nell’altro viene sempre citata la fantomatica teoria dell’oliva.

La leggenda vuole che nell’ormai lontano 1987 l’allora CEO di American Airlines, Robert Crandall, togliendo un’oliva dalle insalate servite ai passeggeri offri alla compagnia un risparmio di 40.000$.

Nei manuali di economia, dove questo esempio, ormai mitizzato, appare, si alternano conteggi e motivazioni che spiegherebbero tale risparmio, in alcuni casi si calcola addirittura il risparmio di carburante che l’assenza di qualche oliva genererebbe su ogni singolo volo. Non è mio interesse stabilire se questa sia una storia vera o una leggenda la utilizzerò semplicemente per affrontare il tema del risparmio e di come esso sia reperibile con maggior facilità di quanto si possa immaginare.

Questa mattina nella cassetta della posta dello studio ho trovato il solito volantino delle offerte del centro commerciale, solitamente lo oliva-1butto, ma questa volta mi serve per cercare la mia “teoria dell’oliva”:sfogliando trovo il formato di pasta che preferisco, gli spaghetti, in offerta scontati del 30% nella confezione da 1Kg, solitamente nella mia famiglia si acquista quella da 500g, faccio due calcoli. La confezione da 500g costa 0.85 € quella da 1kg 1,60 € ma oggi è scontata del 30%, il consumo procapite di pasta in Italia è 26kg l’anno per individuo, in casa siamo in 4 ergo 104 kg di pasta l’anno. Fino ad oggi (acquistando confezioni da 500g a prezzo pieno) la nostra spesa in pasta era di 176.80 € l’anno, se acquistassi i 104kg di pasta cambiando formato e usufruendo dello sconto, solo 116,78 €, ben 60 € in meno. Ovviamente questo vuol solo essere un esempio con la prima cosa che mi è capitata sotto mano, ma sposta la teoria dell’oliva da una grande azienda alla vita di tutti i giorni e ci suggerisce quanto il risparmio marginale sia in realtà importante. Proprio per questo dalla spesa all’assicurazione auto, dalla consulenza all’acquisto di una casa è fondamentale cercare di ottimizzare la spesa, magari proprio togliendo qualcosa, per esempio un’oliva.

Chiudo citando altri casi meno famosi ma che sicuramente si possono verificare facilmente:

Nei pacchetti di fazzoletti di carta si è passati da 10 a 9 unità, mantenendo il prezzo invariato.

Le caramelle Galatine, un tempo quadrate, oggi sono rotonde, ogni 5 caramelle con la stessa quantità di ingredienti si può fare una caramella in più. Ovviamente nel sacchetto è presente lo stesso numero di unità.

Le bottiglie d’acqua da qualche anno sono fatte con la metà della plastica di un tempo, per questo sono meno consistenti. Questo ha dimezzato i costi di packaging per le aziende.

A presto,

Emanuele.

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