Quando ho deciso di intraprendere la libera professione aprendo il mio studio, come prima cosa, ho dovuto identificare il profilo del mio cliente ideale. Ho scelto coloro i quali hanno detto almeno una volta: “C***O!Mi hanno fregato”. In campo economico è facilissimo rintracciare persone con brutte esperienze. Partiamo dal presupposto che quando vengo contattato generalmente il danno è già stato compiuto, posiamo però ridurre al minimo le conseguenze ma soprattutto evitare che queste situazioni si ripresentino.
La prima cosa da fare quando si riscontra un problema è non crearne un altro. Sembra banale ma per cercare di rimediare spesso si ingigantisce il problema. Se un prodotto di risparmio o assicurativo non soddisfa le esigenze occorre concentrarsi su queste e compiere una valutazione. Molti clienti, reagendo di “pancia”, riscattano prodotti o mandano disdette concretizzando in questo modo pesanti perdite. Il principale scopo del mio lavoro è evitare questo. Il grosso vantaggio che la mia opera di consulenza possiede è che io non vendo, non sono un consulente finanziario ne un assicuratore, io parlo di economia, esigenze e bisogni. La parte fondamentale del processo, quella che evita i problemi, è proprio identificare i propri bisogni. Capire precisamente cosa cerca il cliente mi impone di ascoltare molto più di quanto io debba parlare. Quando occorre vendere succede esattamente il contrario.
Spesso i miei clienti mi chiedono di presenziare a incontri con vari “consulenti”, mentre loro, dovendo vendere, continuano a parlare io mi limito a pochi concetti semplici.
Chiunque possiede, anzi dovrebbe possedere, delle armi che mettano al riparo da fregature in campo assicurativo-bancario. La prima strategia è quella di ottenere le condizioni contrattuali del prodotto sottoscritto o in sottoscrizione. Questo permette di avere informazioni oggettive e certe. Il punto di partenza deve essere sempre l’esigenza del cliente, non è il cliente che deve adattarsi al prodotto bensì il contrario. Gli istituti di credito sono zeppi di prodotti ma collocano sempre gli stessi, quelli che offrono provvigioni maggiori ai “consulenti” o quelli maggiormente spinti dalle compagnie.
Da qui possiamo riassumere poche semplici regole per evitare problemi:
Questa piccola analisi permette al cliente di evitare di ritrovarsi in situazioni problematiche e al consulente di porre rimedio a situazioni sicuramente meno gravi.
A presto.
Emanuele