Riduzione costi: la teoria dell’oliva

La creazione di margini di risparmio, un processo fondamentale ma sottovalutato.

La gestione di una qualsiasi organizzazione, sia essa un’azienda o una famiglia, impone una costante ed interminabile ricerca: la creazione di margini. Spesso ci concentriamo su margini di guadagno, come investimenti o sviluppo, ma è fondamentale occuparsi anche dei margini di risparmio, generati da una riduzione della spesa. In campo economico, quando si parla di riduzione costi, in un modo o nell’altro viene sempre citata la fantomatica teoria dell’oliva.

La leggenda vuole che nell’ormai lontano 1987 l’allora CEO di American Airlines, Robert Crandall, togliendo un’oliva dalle insalate servite ai passeggeri offrì alla compagnia un risparmio di 40.000$.

Nei manuali di economia, dove questo esempio, ormai mitizzato, appare, si alternano conteggi e motivazioni che spiegherebbero tale valore, in alcuni casi si calcola addirittura il risparmio di carburante che l’assenza di qualche oliva genererebbe su ogni singolo volo. Non è nostro interesse stabilire se questa sia una storia  vera o una leggenda la utilizzeremo semplicemente per affrontare il tema della riduzione  costi e di come questo processo sia facile da sfruttare.

La politica di riduzione costi è fondata su principi semplici e facilmente attuabili.

Nel nostro ambiente quotidiano esistono margini economici di risparmio in ogni aspetto, tutto sta nel riuscire a vederli. Facciamo qualche esempio. Ad inizio 2016 sono stato contattato da un amministratore  per una consulenza assicurativa sulla polizza condominiale. L’immobile presenta 8 famiglie. A livello assicurativo il cliente non può generare nessuna leva con una sola polizza. Abbiamo unito le esigenze assicurative di tutti i condomini (polizze auto, casa, infortuni) creando un pacchetto di 19 polizze. Sfruttare i volumi ha distribuito un risparmio medio sui condomini di 200€ a testa.

In questi mesi mi sto occupando di introdurre un piano di welfare in un’azienda di 15 dipendenti. Offrire una retribuzione non economica, se fatto in maniera corretta, soddisfacendo le reali esigenze dei lavoratori, genera un doppio risparmio. Uno dei benefit introdotti è l’inserimento di un buono dal valore di 100€ dietro ad una decurtazione di stipendio di 75€. Da questa operazione è stimabile un guadagno di 25€ mensili per il dipendenti e di 50€ mensili a dipendente per l’azienda. Infine cito un caso a cui sono particolarmente legato.

Una piccola azienda che produce scarti metallici e lignei, smaltiva quest’ultimi pagandone il ritiro. Questo costo è stato azzerato in quanto i ritagli di legno e metallo oggi vengono utilizzati da una ONLUS che li ritira per creare piccole sculture e suppellettili.

La creazione di margini di risparmio è un’operazione poco valorizzata e ancor meno considerata. Oggi il rendimento dell’allocazione della forza economica delle nostre realtà può certamente subire un incremento. Occorre sapere cosa cercare e dove “mettere le mani”.

Qualche semplice esempio facile da riscontrare.

Nei pacchetti di fazzoletti di carta si è passati da 10 a 9 unità, mantenendo il prezzo invariato.

Le caramelle Galatine, un tempo quadrate, oggi sono rotonde. Ogni 5 caramelle, con la stessa quantità di ingredienti, si può fare una caramella in più. Ovviamente nel sacchetto ne è presente lo stesso numero.

Le bottiglie, da qualche anno, sono fatte con la metà della plastica, per questo sono meno consistenti. Ciò ha dimezzato i costi legati alla materia prima per la produzione delle bottiglie.

A presto.

Emanuele

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