Prima Uomini e Donne poi imprenditori e liberi professionisti

Vector hand drawn Authority concept sketch. Man from one side of scales outweighting three men from another side.

 Le specifiche tecniche hanno valore quanto le caratteristiche umane in ambito lavorativo.

Durante un incontro formativo, in settimana, sono stato stimolato a riflettere sulla formazione che deve possedere un imprenditore od un libero professionista. Ragioniamo su un tipo di formazione trasversale, non le specifiche tecniche che caratterizzano il lavoro di ciascuno. La disamina del formatore si è conclusa con una serie di conoscenze applicative che toccavano sfere economiche, gestionali, legali ed amministrative.

Dopo qualche giorno di riflessione sono giunto alla conclusione che sono d’accordo in parte. E’ assolutamente vero che è indispensabile possedere nozioni economiche, fiscali od amministrative per poter essere imprenditore o libero professionista, ma ciò, a mio parere, non può bastare. Quella che deve essere formata è la caratura della persona. Mi spiego meglio. Ci sono caratteristiche specifiche che si possono ricondurre esclusivamente ai valori umani. La corrente che sostiene questo approccio ritiene indispensabile “allenare” l’uomo prima del professionista.

Tramite una formazione più umanistica delle peculiarità dell’imprenditore o del libero professionista è possibile toccare punti ugualmente importanti rispetto a quelli tecnici sopracitati. Mi riferisco ad abilità strategiche, gestione delle persone, caratteristiche relazionali e commerciali, gestione delle responsabilità, condivisione, creazioni di modelli organici, collaborazioni, intuito e svariate altre. Il rischio che corriamo nel dimenticare questa struttura fondamentale nella nostra formazione è immenso. I grandi professionisti ed i grandi imprenditori hanno sempre una connotazione umana rilevante. La Nutella di Ferrero nasce per offrire un prodotto sostanzioso alla popolazione piegata dalla guerra.  Storie in cui è possibile trovare valore umano sono riscontrabili nelle vicende di Ferrari, Olivetti, Bellisario, Prada, Missoni.

La “palestra” dei valori umani di imprenditori e liberi professionisti.

Non resta che offrire uno spunto su come sia possibile formare la parte umana dell’imprenditore o del libero professionista. Per evitare di interpretare la parte del solone che distribuisce conoscenza è indispensabile chiarire che una ricetta non esiste, ciascuno può scegliere la propria via. Esprimendo la mia idea posso sottolineare come il confronto con il prossimo sia fondamentale nella crescita umana. Altrettanto importante, per me, è il ricorso a testi che sono diventati pietre miliari nella formazione e che, sempre più spesso, vengono sottoposti a manager e professionisti. Due esempi banali possono essere “L’arte della guerra” di Sun Tzu oppure “L’organizzazione perfetta” di Massimo Folador.

Questa riflessione mi ha portato a considerare ancora di più la figura del professionista e dell’imprenditore come pilastro strutturale per la nostra economia. Per sostenere il peso che essi devono reggere è indispensabile ch la professionalità non sia vuota. Del resto chi costruirebbe un muro portante con del cartongesso?

A presto.

Emanuele

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