“Il tutto è maggiore della somma delle parti”

 L’evoluzione del lavoro di ciascuno di noi porta a concetti dinamici che abbandonino la staticità.

Ciò che molto spesso si riscontra nel mondo del lavoro è la tendenza a consolidarsi nelle proprie posizioni rendendosi statici. Questo approccio, qualche decennio indietro, poteva avere connotati positivi, oggi condanna aziende, studi, uffici e imprese. La velocità con la quale il mondo del lavoro si muove non permette più di accomodarsi su vantaggi posizionali creati negli anni.

Il concetto di professionalità liquida, già trattato, e la caduta delle barriere tra le varie sfere lavorative impongono un ritmo dinamico e proattivo ai professionisti e agli imprenditori. Chi negli ultimi anni non ha spostato la propria realtà verso una comunicazione digitale non sta crescendo bensì regredendo. Allo stesso modo chi segue schemi lavorativi rigidi avrà sempre più difficoltà a mantenere i risultati raggiunti. Quindi è palese che il paradigma sia cambiato, ma in quali metodologie lavorative esso si sia evoluto è materia che in rarissimi casi viene scandagliata. Ciò è ancor più evidente se facciamo una valutazione sul nostro contesto lavorativo e sociale. La soluzione ci porta ad introdurre temi interessanti e per nulla complessi.

Reti professionali, collaborazioni e poli permetteranno a professionisti ed imprenditori di crescere esponenzialmente

La creazione di reti professionali rappresenta il futuro della professione di ciascuno di noi. Ciò che ci permetterà di raggiungere standard di crescita soddisfacenti sarà la capacità di sfruttare le nostre peculiarità professionali in associazione a quelle di altri. Il futuro porterà ad interlocutori che, tramite collaborazioni, possano soddisfare la verticalità delle richieste in uno specifico ambito. Stiamo già osservando questo ogni volta che entriamo in una banca, essa non custodisce più i nostri risparmi, investe, assicura, sposta, movimenta, finanzia, specula e ci offre servizi connessi ad altri mondi lavorativi. Quelli che, nella loro fase embrionale, vengono chiamati studi associati si evolveranno in veri poli professionali. Questo non impone una connotazione fisica ma lavorativa. Non mi recherò in un immenso ufficio dove avrò a mia disposizione ogni professionista ma in qualsiasi ufficio dei professionisti membri della rete io mi recherò avrò a mia disposizione la pluralità dell’offerta che comprende tutte le professioni.

Chi si isola è perduto, il futuro dei nostri lavori è caratterizzato dalla creazioni di collaborazioni e rapporti pluriprofessionali che permettano a ciascuno di accrescere il proprio business.

A presto.

Emanuele

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