L’amministrazione pubblica ha gli strumenti per migliorarsi?

I Comuni non sono poi tanto diversi da un’azienda, hanno più burocrazia e meno manager.

La struttura organizzativa del nostro Paese poggia su una lunga serie di attori amministrativi raggruppati in organismi, enti e commissioni. Per semplificare il tema possiamo pensare all’amministrazione di un paese, in questo caso è il Comune, con i vari uffici, a regolare l’interesse pubblico. Da questa breve disamina nasce il tema di oggi: se è possibile migliorare il rapporto costi benefici per una ONLUS o per un’azienda perché nessuno si occupa di accrescere il rendimento dei vari organismi amministrativi pubblici?

Ben conscio del fatto che questa discussione spesso si arrotola in un aggrovigliato nulla di fatto proverò lo stesso a trarne degli spunti. In primis, per dipanare questo nodo gordiano, è necessario partire da una dimensione micro. Accrescere il rendimento delle spese di un piccolo Comune è attività non certo proibitiva. Questo anche considerando il peso burocratico e la resistenza al cambiamento. Gli strumenti per inserire nel mondo pubblico temi come il reperimento fondi e la riduzione dei costi ci sono anche se restano nuovi ed inutilizzati nella scatola. Troppo spesso non si considera il fatto che, anche nel settore pubblico, c’è la possibilità di accedere a fondi destinati non solo al finanziamento per la costruzione o la manutenzione di opere ma anche per lo sviluppo strategico e nozionistico delle realtà. Esistono pochi esempi virtuosi che mettono in atto veri e propri piani di sviluppo a costo zero.

Gli interventi sulla gestione ragionano sul rendere i Comuni interesse comunitario e non proprietà di nessuno.

Occorre ora essere concreti parlando di ciò che effettivamente si può applicare. I comuni che investono nello sviluppo e nella creazione di un sistema virtuoso creano una triangolazione sinergica tra amministrazione, terzo settore ed azienda. Questo porta ad affrontare temi concreti ad un tavolo con associazioni ed imprenditori, cioè avendo a disposizione esigenze della popolazione e forza economica. Un sistema virtuoso sgrava di oneri e costi le amministrazioni. Temi come disoccupazione e sostegno verso chi si trova in difficoltà sono argomenti che possono essere gestiti di concerto con il terzo settore e le imprese.

Creare modelli funzionanti e validi non è attività semplice ma si rivela necessaria per evitare lo scollamento tra cittadino ed amministrazione a cui quotidianamente assistiamo. Chi gestisce l’affare pubblico deve possedere gli strumenti grazie ai quali sia possibile sostenere e semplificare la quotidianità umana, economica e lavorativa degli individui. Tutto questo crea sistemi virtuosi che evitano sprechi e concentrano le risorse verso obiettivi condivisi.

A presto.

Emanuele

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