Banche, posta e assicurazioni concordano su un unico fattore ultimamente: “…bhè signora in questo momento la cosa migliore che può fare è aprire un fondo pensione…”.E’ vero, il meccanismo del fondo pensione ha degli aspetti molto interessantiScaglioni-Irpef, ma questo non certo per chi lo gestisce, bensì per la norma statale che lo regolamenta. Il meccanismo è semplicissimo ( a prescindere dal fatto che sia lavoratore autonomo o dipendente) in capo ad un anno posso versare da 0 € a 5164,00€ nel mio fondo pensione, questa cifra viene considerata esentasse quindi l’anno successivo lo stato mi restituirà in busta paga (se dipendente) o mi diminuirà le tasse (se autonomo) della cifra corrispondente alla tassazione che quella somma avrebbe generato.

ESEMPIO 1: Luca è un operaio, guadagna 27.000€ lordi all’anno, quindi finisce nello scaglione IRPEF del 27% di tassazione, versa 1.000€ nel fondo pensione e consegna al commercialista il documento che lo certifica. L’anno successivo, nella busta paga di giugno troverà 270€ in più.

ESEMPIO 2: Maria è un avvocato, guadagna 50.000€ lordi all’anno, quindi finisce nello scaglione IRPEF del 38% di tassazione, versa 1.000 € nel fondo pensione e consegna al commercialista il documento che lo certifica. L’anno successivo l’ammontare della tassazione dovuta sarà ribassato di 380€.

Questa è la semplice applicazione del decreto legge,non è una condizione che un qualsiasi istituto di credito può offrire, è uguale per tutti. Sono uguali per tutti anche le possibilità di anticipo: 75% per spese mediche gravi sin da subito, con tassazione tra il 9% e il 15% (no, l’apparecchio per il figlio non vale), 75% ristrutturazione o acquisto della prima casa, in questo caso solo dopo 8 anni con tassazione al 23% e DOPO 8 ANNI anche il 30% senza motivazione, sempre tassato al 23% . La differenza tra un prodotto e l’altro la fa la gestione:

In cosa investe? obbligazioni, azioni, gestioni separate – è fondamentale saperlo
Quali costi presenta la gestione? – si va dall’ 1% al 5% quindi incide e molto direi
Questi due fattori devono guidare la scelta, tutto il resto è uguale ovunque io sottoscriva il mio fondo pensione. Per rendere ancor più chiaro il concetto vediamo ora i meccanismi per la liquidazione del fondo pensione che avviene o al raggiungimento dell’età pensionabile (sotto forma di rendita o di capitale solo se inferiore alla soglia parametrata all’assegno sociale) o in caso di prolungata disoccupazione (in due momenti, 50% dopo 12 mesi di disoccupazione e 50% dopo 24). Non è possibile riscattarlo in casi diversi, può solo essere spostato da un istituto di credito ad un altro dove cambierà la gestione ma non cambierà la normativa che lo regola. Un ultimo appunto, qualche giorno fa, una mia cliente mi chiedeva informazioni in quanto gli era stato proposto un fondo pensione intestato al figlio appena nato per raccogliere i soldi dei regali dei parenti (i fondi pensione intestati ai figli vengono utilizzati dai genitori per abbattere il reddito, una volta cresciuti ed entrati nel mondo del lavoro utilizzeranno direttamente il vantaggio fiscale) , ho chiarito alla signora che è vero che quei soldi sarebbero stati intestati al figlio ma avrebbe potuto accedervi totalmente, non a 18 anni come pensava, bensì a 65. Il fondo pensione su bambini e giovanissimi è, a mio avviso, un’ottima pratica per combattere il problema pensionistico delle nuove generazioni, questo a patto che sia chiaro al cliente il funzionamento del prodotto.

In conclusione i fondi pensione sono una possibilità eccezionale di gestione del capitale ma vale la solita regola, occorre conoscere il funzionamento di uno strumento per apprezzarne i benefici.

A presto.

Emanuele.