Personalmente, nel campo di cui trattiamo in questi appuntamenti, aggiungerei che il conoscere offre potere decisionale, tra un ventaglio di possibilità solo la conoscenza può portare ad una scelta ponderata, in caso contrario o ci si affida oppure si deve sperare di essere persone fortunate e lasciar fare al caso.
Per questa ragione ho deciso di affrontare poco alla volta, con complessità mano a mano crescente, i termini che caratterizzano il mondo finanziario, che ci sentiamo ripetere da anni in banca ma di cui, sono pronto a scommetterci, non conosciamo fino in fondo le caratteristiche.
Partiamo, come si fa in questi casi, dall’ A B C.
Buono ordinario del tesoro –BOT– Titolo senza stacco di cedola di durata variabile, i BOT vengono emessi dal governo italiano con il preciso scopo di finanziarne il debito pubblico. Non essendoci cedola il valore del rendimento è dato dal rapporto tra il valore di emissione, sotto alla pari, ed il valore a scadenza. Piccolo esempio, inserisco nel mio portafoglio di investimento un BOT scadenza tra un anno, l’emissione è a 97 e la liquidazione sarà a 100. L’esatta formula del calcolo del rendimento è la seguente:
rendimento = Valore scadenza – Valore emissione X 100
Valore emissione x tempo
Rendimento = 100-98 x 100 = 2.04
98×1
Buono del tesoro poliennale –BTP– Titolo di debito emesso dallo stato italiano, presenta una durata a scadenza superiore all’anno. Solitamente le durate sono le seguenti 3,5,10,15 o 30 anni. La resa è tramite lo stacco di una cedola annuale pagata semestralmente (cedola annuale 5%, 2,5% ogni 6 mesi). Si tratta di un titolo a capitale garantito, infatti a scadenza prevede la liquidazione dell’intero valore nominale. Il calcolo del rendimento risulta in questo caso più complesso e si determina calcolando il valore attuale di una rendita posticipata i cui versamenti sono rappresentati dalla cedola costante più il valore attualizzato del valore nominale a scadenza ( ci sono un’infinità di calcolatori online per questo conteggio).
Obbligazioni – Titolo di debito emesso da una società o da un ente che garantisce al possessore, al momento della scadenza, un rimborso pari al capitale prestato alla società più un interesse. Chi emette obbligazioni lo fa per reperire capitale, come nel caso precedente esiste una cedola pagata a intervalli regolari. Nel caso in cui una cedola non venisse pagata il singolo obbligazionista può presentare istanza di fallimento. Esistono diversi tipi di obbligazioni, le vedremo in seguito quando approfondiremo questo argomento tra qualche articolo.
Azioni – Le azioni sono un titolo che rappresenta il possesso di una percentuale di una società quotata in borsa. Il rendimento di un titolo azionario non è prevedibile, e non ha vincoli temporali, dipende dall’oscillazione del mercato borsistico influenzato da innumerevoli fattori socio-economico-politici. Non esiste alcuna garanzia di capitale ne di protezione di esso. Gli azionisti che investono in questi prodotti hanno denominazione diversa a seconda dell’approccio al metodo di gestione, così ci sono i cassettisti, coloro che tengono nel proprio portafoglio i titoli a lungo, e gli speculatori, caratterizzati da periodi di investimento più rapidi.
Oggi abbiamo accennato ad alcuni concetti elementari, indispensabili però alla comprensione di argomenti più articolati in seguito.
A presto.
Emanuele.