Riduce le tasse ed in questo periodo è molto impegnato. Chi è?

Babbo Natale questa volta non c’entra. Stiamo parlando del commercialista.

Dicembre è per tutti periodo di feste, freddo pungente, interminabili pranzi e regali. Come consuetudine approcciamo il tema da un punto di vista economico. Proprio per questo regali fa rima con fondo pensione.

Dicembre è anche il mese in cui la maggior parte di noi pensa al proprio recupero fiscale, spesso però sbagliando interlocutore. Il fondo pensione o PIP (oggi non ci serve distinguerli) è quel particolare strumento che, sfruttando la normativa, ci permette di ricevere in busta paga o sotto forma di deduzione fiscale una quota pari alla percentuale del nostro scaglione IRPEF rapportata alla cifra versata. Per estrema chiarezza e comprensione: versando 1.000 € appartenendo allo scaglione del 27% godrò di un beneficio pari a 270€. Se verso 1.000 € e appartengo allo scaglione del 43% recupererò 430 €.

Questo strumento è la soluzione più adottata e più performante per affrontare il problema previdenziale. Ciò che purtroppo viene raramente considerata è l’estrema duttilità del prodotto. Una buona gestione del fondo pensione prevede, tra fine Novembre e Dicembre, una visita dal nostro commercialista. Proprio quella del commercialista è la figura cruciale da interpellare in questo caso. Quando sottoscriviamo un prodotto previdenziale è indispensabile compiere una valutazione annuale sulla cifra da versare. Questo  poiché ogni annualità, specialmente per  liberi professionisti ed imprenditori, è diversa da un’altra. Ad esempio un anno di forte guadagni avrà bisogno di un versamento molto alto per ridurre l’ammontare delle tasse dell’anno successivo. Viceversa un anno di minor incasso può suggerire di non versare nulla nel fondo.

Il commercialista possiede tutte le informazioni necessarie ad operare questa analisi. In primis conosce l’andamento della nostra annualità lavorativa ma soprattutto non ha alcun interesse a farci versare una cifra superiore a quella necessaria. Il punto cruciale è proprio quello dell’interesse. Chi ci permette di sottoscrivere un fondo pensione ha un interesse provvigionale che lo spinge a farci versare. Per questo motivo l’interlocutore da preferire è colui il quale ha più informazioni e nessun interesse se non il vantaggio del cliente.

In conclusione, quando le temperature scendono e nelle piazze si accendono le luminarie, fate visita al vostro commercialista. Dopo avergli augurato un sereno Natale ed un buon anno nuovo provate a fargli questa domanda: “Ma quest’anno mi serve versare qualcosa sul mio fondo pensione? E tu che cifra mi consigli?”

A presto.

Emanuele

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